Spopola negli Usa lo spettacolo di Charles Ross: la trilogia classica condensata in un monologo tra l'omaggio e la parodia.
Sul web da un po' di tempo, a esclusione del dvd di Episodio III, una singola notizia ha catalizzato l'attenzione di tutti gli appassionati: si tratta del successo che continua ad avere la singolare iniziativa dell'attore canadese Charles Ross. Si tratta, di base, di un riassunto della trilogia classica in uno spettacolo a un solo attore (uno one man show) della durata di un'ora.
Di per sé, la cosa è già portentosa. Le sei ore e oltre di film trovano nuova forma, integralmente sulle spalle della vena istrionica di Ross. Già, perché se volevamo una conferma che Star Wars non è solo effetti speciali, la riceviamo scoprendo che l'attore fa tutto senza il minimo apporto esterno, neppure semplici registrazioni. E per tutto, intendo ogni elemento che ha fatto grande la saga: non c'è musica di sottofondo, è Ross che entra in campo canticchiando o fingendo di suonare il tema di John Williams; e, in mancanza persino dei modellini, battaglie spaziali con tanto di effetti sonori sono ricreate sul momento, a gesti e con suoni emessi dalla bocca.
Il risultato? Sembra ottimo, almeno a giudicare dal polverone mediatico che sta sollevando. E ha persino il consenso dei fan più oltranzisti, con i quali può gareggiare, a quanto sembra, sulla conoscenza nel dettaglio della saga. "Ho passato troppo tempo a guardare e riguardare la trilogia" dice Ross. "Finché mi sono reso conto di poterla trasformare in qualcosa di attivo". Detto fatto: signore e signori, ecco a voi lo One Man Star Wars.
Lo vedremo mai in Italia? Chissà! Sempre in movimento è il futuro...
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